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Voglio cambiare vita: ecco come fare

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Voglio cambiare vita: ecco come fare

Spesso capita di voler dare un taglio radicale alla propria vita, partendo con buone intenzioni e ritrovandosi poco dopo da punto e a capo.

 

Ma quali sono gli impedimenti che più spesso portano le persone a fallire in queste situazioni?

Facendo un passo indietro possiamo dire che in natura c’è una tendenza naturale e globale a trovare una forma di stabilità. In biologia si parla di questo processo sotto il nome di omeostasi, ossia la capacità di autoregolazione degli esseri viventi per mantenere costante l’ambiente interno, nonostante le variazioni di quello esterno.

Prendiamo l’esempio della pressione sanguigna: quando si abbassa troppo, il cuore pompa più forte e riporta la pressione a un livello più nella norma. Quando invece si alza troppo, i reni riducono la quantità di flusso nel corpo espellendolo attraverso l’urina.

Questo per spiegare come il corpo umano impieghi centinaia di strumenti e feedback continui al fine di mantenere stabile la pressione del sangue, o la temperatura corporea, i livelli di glucosio, calcio e molti altri processi.

Bene: nella nostra realtà quotidiana le cose non sono poi così diverse.

Anche noi abbiamo sviluppato dei livelli di omeostasi, di equilibrio rispetto ai comportamenti che siamo soliti adottare: quante volte chiami la mamma al telefono per salutarla? Quante volte fai ginnastica? Quante volte ti lavi i denti ogni giorno?

Rispetto a queste e a tutte le nostre altre abitudini, ognuno di noi ha un proprio equilibrio specifico che ha maturato nel tempo… e più il tempo scorre, più questo equilibrio diventa normale e in un certo senso invisibile: non ci accorgiamo quasi che ci sia.

Questo fino a quando non proviamo a cambiare, perché è lì che attiviamo queste forze attorno a noi che vogliono riportarci al livello di equilibrio classico (buono o cattivo che sia).

Non mi riferisco solo alle “forze della mente”, ma in generale al modo in cui abbiamo disegnato l’ambiente intorno a noi perché si incastri in maniera funzionale al nostro classico equilibrio di sempre: provi a meditare la sera quando sei a casa, ma i bambini come sempre fanno casino e ti distraggono; provi a correre la sera dopo il lavoro, ma il capo ti chiede qualche straordinario in più e devi abbandonare il tuo nuovo obiettivo; decidi di iniziare una nuova dieta, ma i tuoi colleghi in pausa pranzo ordinano cose che ti fanno cadere sempre in tentazione….

Le forze e le dinamiche della tua vita che hanno stabilito e “saldato” l’equilibrio che ora vorresti cambiare, lavoreranno per riportarti da lui e la resistenza che incontrerai sarà proporzionale alla grandezza e alla velocità che vorrai imprimere al nuovo cambiamento.

In poche parole, più velocemente cercherai di cambiare, più facilmente ti troverai dopo poco esattamente allo stile di vita che volevi abbandonare.

Ora, con questo io non voglio dire che cambiare sia impossibile, anzi! Solo che ognuno di noi deve trovare la via più sostenibile possibile per arrivare al cambiamento desiderato.

Se un atleta si allena troppo, finisce per infortunarsi o ammalarsi.

Se una società cambia rotta troppo velocemente, i dipendenti restano spiazzati dal cambio culturale proposto e non lavorano più come prima.

Per fortuna c’è una via migliore per cambiare, che ha a che fare con l’accumulare piccole vittore una dopo l’altra, con il porre attenzione e focalizzarci sul migliorare ogni giorno dell’1% rispetto a ieri, che nell’arco di un anno ti porta a essere il 365% migliore rispetto all’anno precedente.

Pensa a quando vuoi rinforzare un muscolo: se alzi un peso troppo leggero finisci per atrofizzarlo, se invece è troppo pesante finisci per infortunarti, ma se ti eserciti con un manubrio solo un pelo più pesante di quanto sei abituato sollevare, allora il tuo muscolo si adatta al nuovo stimolo e il nuovo equilibrio è più facile che attecchisca.

Insomma: per cambiare dobbiamo lavorare in accordo con le forze e le dinamiche che regolano la nostra vita, e non contro di loro. Dobbiamo comprendere e rispettare il fatto che tutto ciò che ci circonda ha un equilibrio, un proprio ritmo che va rispettato.

Il modo migliore per raggiungere un nuovo livello di equilibrio che sia mantenibile a lungo termine, non è il cambiamento radicale, ma puntare a portare a casa piccole vittorie quotidiane.

Questo è un po’ il paradosso che incontriamo quando cerchiamo di cambiare il nostro comportamento. Se provi a cambiare la tua vita tutta in un colpo solo, presto troverai te stesso rimbalzato nello stesso punto di partenza, ma se ti focalizzi sul cambiare il prossimo dei tuoi giorni, ti accorgerai che la tua vita cambierà come conseguenza naturale.

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